Una sera del lontano 1986 due amici discutono sotto la luce fioca di un lampione del desiderio di formare una compagnia teatrale. Dopo circa un anno va in scena la prima rappresentazione della Compagnia Teatrale “Entrata di Sicurezza”; un testo di produzione propria che oggi i componenti la Filodrammatica non porterebbero in scena neanche sotto tortura!

I primi anni della Compagnia sono caratterizzati da tanto entusiasmo, amicizia, voglia di stare insieme, sogni, discussioni che accompagnano i testi di volta in volta portati in scena: “Arriva lo zio di Dallas”, “La strana famiglia”, “Non è la cosa più importante”.

Dopo circa sei anni di attività la Compagnia decide di aumentare il proprio impegno al fine di portare in scena commedie d’autore. Sono gli anni di “Due dozzine di rose scarlatte” e “Non ti conosco più” di Aldo De Benedetti, “Black Comedy” di Peter Shaffer, il Teatro di Dario Fo, “Taxi a due piazze” e “Il letto ovale” di Ray Cooney.

Intanto l’”Entrata di Sicurezza” aggrega sempre più componenti con svariate sensibilità e capacità artistiche. E’ così che, collateralmente alla prosa, vengono allestiti spettacoli musicali tra i quali un concerto tributo a Fabrizio De Andrè e il “Teatro Canzone” di Giorgio Gaber che verrà replicato per diverse stagioni.

Nel 2004 la nuova svolta della Compagnia che inizia a portare in scena testi di propria produzione. Dapprima la giullarata musicale “Francesco d’Assisi, di Dio lo Jullare!” con più di 40 repliche effettuate, poi “Ribelle per Amore!” ancora in cartellone e dalla stagione 2010/2011 il nuovo testo che troverete
visitando il sito.

 


E' SUCCESSO UN QUARANTOTTO! ovvero LE CINQUE GIORNATE DI MILANO


Commedia Teatrale di Massimiliano Paganini - Regia: M. Paganini e S. Farioli

                          

In occasione dei festeggiamenti dei 150 dell’Unità d’Italia, la Compagnia Teatrale “Entrata di Sicurezza” di Castellanza porterà in scena nelle stagioni 2010/2011 e 2011/2012 il nuovo spettacolo teatrale di Massimiliano Paganini “E' successo un quarantotto! ovvero Le Cinque Giornate di Milano”.

Il 1 gennaio 1848 il professor Giovanni Cantoni invita i milanesi ad attuare uno sciopero del fumo per colpire il monopolio austriaco del tabacco. Nei giorni successivi i soldati austriaci ubriachi girano per Milano fumando ostentatamente attirando gli insulti e l’ilarità dei milanesi.

La reazione austriaca è violenta e sfocia in una repressione nel sangue.

Intorno alla metà di marzo dello stesso anno i giovani viennesi (soprattutto gli studenti universitari) insorgono per chiedere maggiori libertà costringendo alle dimissioni il potente cancelliere Metternich.

La notizia giunge a Milano il 17 marzo e due giorni dopo una folla di milanesi con in testa il podestà Casati si dirige verso il Palazzo del Governo dove Enrico Cernuschi costringe il vice-governatore O’Donnel a firmare tre decreti in favore dei milanesi.

In seguito all’arresto di O’Donnel il Feldmaresciallo Radetzky dichiara lo stato di assedio e minaccia di bombardare la città con duecento cannoni.

Iniziano così le Cinque Giornate di Milano (l’episodio più importante della Prima Guerra di Indipendenza) che divengono fin dal primo momento un’insurrezione di popolo e che si concluderanno con la fuga degli austriaci dalla città meneghina.

Il testo rappresentato è ambientato nella casa del professor Giovanni Cantoni dove i fatti storici si fondono con la finzione romanzata a costituire una commedia brillante e divertente come nella tradizione della Compagnia “Entrata di Sicurezza”.

Lo spettacolo vuole essere un tributo a Milano e ai milanesi che in quelle cinque memorabili giornate sono insorti a rischio della vita per innalzare in ogni casa, in ogni via, su ogni palazzo, il tricolore al grido di “Viva l’Italia!”.


Note dell’autore

 

La storia narrata è un misto di realtà e finzione.

Personalità storiche presenti indirettamente nei fatti narrati sono Carlo Cattaneo, il Feldmaresciallo Radetzky, Carlo Alberto, Ferdinando I, Metternich, il Manzoni per citare i più importanti.

Altre personalità storiche sono tra i protagonisti dello spettacolo: Giovanni Cantoni, Enrico Cernuschi, Luigi Torelli, Luciano Manara, il maggiore Ettinghausen.

Discorso a parte va fatto per la contessa Confalonieri defunta nel 1830. L’autore ne ha allungato la vita per omaggiarne il nome e la figura (il citato Conte Confalonieri, invece, è realmente morto nello Spielberg nel 1847).

I puristi considerino pure tale personaggio un omonimo della vera contessa scomparsa diciotto anni prima.

Sono, invece, inventati di sana pianta i personaggi della commedia non ancora citati come i dialoghi rappresentati anche se l’autore ritiene di aver colto lo spirito di fondo delle Cinque Giornate in seguito alla ricerca bibliografica e al colloquio con gli storici milanesi.

L’autore ha scritto la commedia con profonda ammirazione per tutti i milanesi e per i citati patrioti. Di conseguenza si scusa anticipatamente per le imprecisioni, le mancanze e le omissioni presenti nel testo, pronto in ogni momento a raccogliere consigli e suggerimenti da parte dei suoi 25 spettatori.

Buon divertimento.

 

Massimiliano Paganini




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